Il contributo di Paulo Freire per una comunità di pensiero


Abstract


It
La presente proposta ha come tema il costrutto di Comunità di Pensiero, considerato condizione del pensiero riflessivo, con particolare riguardo all'esercizio delle professioni. Il saggio intende far emergere in che modo il pensiero e l'opera del brasiliano conducono ad esiti concettuali sui quali il costrutto si innesta e di cui, in certa misura, è sviluppo. La cornice teorica di riferimento (da Dewey a Schön a Mezirow, passando per Bruner e Bateson, per citare i principali autori di riferimento) da origine ad una concezione dialogica del pensiero riflessivo e, conseguentemente, delle forme atte a promuoverne la trasformazione, trovando nel pensiero di Freire ricche e attuali connotazioni. Solo in una Comunità di Pensiero, infatti, la conversazione riflessiva e il rispecchiamento emancipativo, considerati prime condizioni della riflessività, possono realizzarsi nella maniera più alta, sistematica e compiuta. In tal senso essa rappresenta la sintesi delle prime due e costituisce l'approdo della miglior forma di pensiero, se e quando raggiunge livelli qualitativi e caratteristiche precise. Non tutte le forme riflessive danno vita a Comunità di Pensiero; e non tutte le comunità (incluse le comunità di pratica) diventano Comunità di Pensiero. L'ipotesi di base, dunque, consiste nel considerare necessario, per sostenere la riflessione degli adulti e dei professionisti, costruire contesti atti a pensare in maniera intenzionale, secondo le logiche della comunità, assicurando alcune caratteristiche distintive: reciprocità, dialogicità, democrazia, riflessività. Ciascuna caratteristica trova nel pensiero di Paulo Freire la sua radice vitale e feconda. La reciprocità, in particolare delinea l'esigenza dell'assunzione di un impegno congiunto e reciproco da parte dei membri della comunità affinché la riflessione possa essere autenticamente trasformativa ed emancipativa. La dialogicità richiama il cardine del pensiero di Freire circa la necessità di un dialogo che comporta un pensare critico e che, quindi è capace anche di generarlo. In questo modo il dialogo diviene strumento che consente all'uomo di trasformare sé stesso e il mondo circostante. Una comunità che intenda trasformare sé stessa e la realtà mette in comune logos, come pensiero e parola. La democrazia, caratteristica strutturale di ogni comunità, lo diventa, a maggior ragione riguardo la possibilità di esercizio della miglior forma di pensiero. Si tratta, dunque, di un'opzione ideale che costituisce la migliore, necessaria premessa di ogni forma di progresso, di soluzione dei problemi, di innovazione, di creatività anche in ambito professionale e pratico. Una Comunità di Pensiero è quella che sceglie intenzionalmente di perseguire il più elevato e significativo grado di riflessività, vale a dire quello che investe le premesse e i presupposti dell'agire, spesso impliciti e non consapevoli, Il rapporto tra pensiero e azione, tra teoria e pratica, trova a questo livello la sua massima espressione. Questa non è riducibile ai soli obiettivi di ottimizzazione dell'agire, ma si muove nell'ottica dell'apprendimento trasformativo, come esito della valutazione critica dei presupposti e ampliamento delle concezioni e delle strutture interpretative della realtà. Il saggio farà anche riferimento alla ricerca intitolata Il docente riflessivo, realizzata su questi presupposti, come concretizzazione dell'ipotesi di Comunità di Pensiero nei contesti scolastici.
En
This proposal deals with the concept of the Community of Thought, considered a condition of thoughtful thought, with particular regard to the exercise of professions. The essay seeks to show how Brazilian thinking and work lead to conceptual outcomes on which the construct is engulfed and of which, to a certain extent, is development. The theoretical framework of reference (from Dewey to Schön to Mezirow, passing through Bruner and Bateson, to cite the main reference authors) originates from a dialectical conception of reflective thought and, consequently, of forms capable of promoting its transformation, finding in Freire's rich thought and current connotations. Only in a Community of Thought reflection, in fact, conversation and emancipatory reflection, considered the first conditions of reflection, can be realized in the highest, systematic, and fulfilled way. In this sense, it represents the synthesis of the first two and constitutes the approach of the best form of thought, if and when it reaches qualitative levels and precise characteristics. Not all reflective forms lead to community of thought; and not all communities (including practice communities) become a Thinking Community. The basic hypothesis, therefore, is to consider it necessary to support the reflection of adults and professionals to construct contexts deliberately thinking according to the logic of the community, ensuring some distinctive features: reciprocity, dialogicity, democracy, reflexivity . Each feature finds in Paulo Freire's thought its vital and fertile root. Reciprocity, in particular, outlines the need for joint and reciprocal commitment by community members so that reflection can be authentically transformative and emancipatory. Dialogicity recalls Freire's thinking about the need for a dialogue that involves a critical thinking and is therefore capable of generating it as well. In this way dialogue becomes a tool that allows man to transform himself and the surrounding world. A community that wants to transform itself and reality puts logos together, like thought and word. Democracy, the structural characteristic of every community, becomes, more to all, the possibility of exercising the best form of thought. It is therefore an ideal option that is the best, necessary premise of any form of progress, problem solving, innovation, creativity in both professional and practical terms. A Community of Thought is the one who intentionally chooses to pursue the highest and most significant degree of reflexivity, that is, the one that invests the premise and the assumptions of the act, often implicit and unconscious, The relationship between thought and action, between theory and practice, finds its highest expression at this level. This is not only reduces to the optimization goals of the act, but moves from the point of view of transformative learning as a result of the critical evaluation of the assumptions and the broadening of the conceptions and the interpretative structures of reality. The essay will also refer to the research titled The Reflective Teacher, made on these assumptions, as the concretization of the Community of Thought hypothesis in school contexts.

DOI Code: 10.1285/i9788883051333p27

Keywords: Comunità; riflessività; reciprocità; dialogicità; democrazia; Community; Reflexivity; Reciprocity; Dialogue; Democracy

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