Malaria e guerra tra le due sponde dell'Adriatico
Abstract
E
At the beginning of the First World War, the Apulian coast was included in the war zone to counter attacks by sea. On the other side of the Adriatic Sea there were the Italian bases of Vlorë and Salonika. On both sides there was a continuous movement of ships transporting equipment and soldiers. At the same time hospital ships arrived from the Eastern front, bringing back wounded and sick soldiers. 90% of the soldiers repatriated from the Eastern front suffered from malarial infections. The Ministry of War devised a plan to protect soldiers from this disease directly in the places where the troops were stationed. In 1918 the anti-malarial prophylaxis was carried out not only in Vlorë, but also in the main maritime defense districts in Italy, namely Venice, Brindisi, Taranto.
It
All'inizio del Primo conflitto mondiale il litorale pugliese venne inglobato nella zona di guerra come difesa dagli attacchi via mare. Sull'altra sponda dell'Adriatico si trovavano, invece, le basi italiane di Valona e di Salonicco. Si ebbe da una parte e dall'altra un continuo movimento di navi per il trasporto degli equipaggiamenti e dei militari. Dal fronte orientale arrivavano anche le navi ospedale che rimpatriavano malati e feriti. Il 90% dei rimpatriati dall'Oriente manifestava infezioni malariche. Il Ministero della guerra studiò un piano per proteggere i soldati da questa malattia nei luoghi stessi dove erano dislocate le truppe. Nel 1918 la profilassi antimalarica fu estesa, oltre che a Valona, anche alle principali circoscrizioni della difesa marittima in Italia, cioè Venezia, Brindisi, Taranto.
At the beginning of the First World War, the Apulian coast was included in the war zone to counter attacks by sea. On the other side of the Adriatic Sea there were the Italian bases of Vlorë and Salonika. On both sides there was a continuous movement of ships transporting equipment and soldiers. At the same time hospital ships arrived from the Eastern front, bringing back wounded and sick soldiers. 90% of the soldiers repatriated from the Eastern front suffered from malarial infections. The Ministry of War devised a plan to protect soldiers from this disease directly in the places where the troops were stationed. In 1918 the anti-malarial prophylaxis was carried out not only in Vlorë, but also in the main maritime defense districts in Italy, namely Venice, Brindisi, Taranto.
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All'inizio del Primo conflitto mondiale il litorale pugliese venne inglobato nella zona di guerra come difesa dagli attacchi via mare. Sull'altra sponda dell'Adriatico si trovavano, invece, le basi italiane di Valona e di Salonicco. Si ebbe da una parte e dall'altra un continuo movimento di navi per il trasporto degli equipaggiamenti e dei militari. Dal fronte orientale arrivavano anche le navi ospedale che rimpatriavano malati e feriti. Il 90% dei rimpatriati dall'Oriente manifestava infezioni malariche. Il Ministero della guerra studiò un piano per proteggere i soldati da questa malattia nei luoghi stessi dove erano dislocate le truppe. Nel 1918 la profilassi antimalarica fu estesa, oltre che a Valona, anche alle principali circoscrizioni della difesa marittima in Italia, cioè Venezia, Brindisi, Taranto.
DOI Code:
10.1285/i20380313v32p287
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