La spedizione turca d'Otranto del 1480 e le sue ripercussioni nell'area adriatica
Abstract
It
La nomina a sangiacco di Valona di Achmet Gedik Pasha, il piu dotato dei generali di Mehmed II il Conquistatore, fu il segno che la campagna italiana stava per iniziare. Partita nell'estate del 1480, essa passò attraverso vicende alterne. Ma, in fondo, l'invasione dell'Italia, fortemente voluta da Gedik Pasha, risulto fallimentare. Per invadere l'Italia, e sopratutto per tenerla, occoreva sfoggiare un uso massiccio e durevole di navi da guerra e da trasporto, che la Sublime Porta mai hebbe a sufficienza. Con il suo avento al potere, Suleyman il Magnifico (1520-1566) rilancio il progetto mirante all'invasione dell'Europa Christiana, ma stavolta cercando di sfondare un altro fronte, quello di Danubio, dove gli ottomani potevano avvalersi delle immense potenzialita del loro esercito di terra.
En
The appointment of Achmet Gedik Pasha, the most gifted of Mehmed II the Conqueror's generals, as sangiacbey of Vlora, was a sign that the Italian campaign was about to begin. Set off in the summer of 1480, it passed through ups and downs. But, in the end, the invasion of Italy, strongly desired by Gedik Pasha, proved unsuccessful. To invade Italy, and especially to hold it, required a massive and enduring use of warships and transport ships, which the Sublime Porte never had enough of. With his advent to power, Suleyman the Magnificent (1520-1566) revived the project aimed at the invasion of Christiana Europe, but this time seeking to break through another side, the Danube front, which corroborated the immense potential of the land army.
La nomina a sangiacco di Valona di Achmet Gedik Pasha, il piu dotato dei generali di Mehmed II il Conquistatore, fu il segno che la campagna italiana stava per iniziare. Partita nell'estate del 1480, essa passò attraverso vicende alterne. Ma, in fondo, l'invasione dell'Italia, fortemente voluta da Gedik Pasha, risulto fallimentare. Per invadere l'Italia, e sopratutto per tenerla, occoreva sfoggiare un uso massiccio e durevole di navi da guerra e da trasporto, che la Sublime Porta mai hebbe a sufficienza. Con il suo avento al potere, Suleyman il Magnifico (1520-1566) rilancio il progetto mirante all'invasione dell'Europa Christiana, ma stavolta cercando di sfondare un altro fronte, quello di Danubio, dove gli ottomani potevano avvalersi delle immense potenzialita del loro esercito di terra.
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The appointment of Achmet Gedik Pasha, the most gifted of Mehmed II the Conqueror's generals, as sangiacbey of Vlora, was a sign that the Italian campaign was about to begin. Set off in the summer of 1480, it passed through ups and downs. But, in the end, the invasion of Italy, strongly desired by Gedik Pasha, proved unsuccessful. To invade Italy, and especially to hold it, required a massive and enduring use of warships and transport ships, which the Sublime Porte never had enough of. With his advent to power, Suleyman the Magnificent (1520-1566) revived the project aimed at the invasion of Christiana Europe, but this time seeking to break through another side, the Danube front, which corroborated the immense potential of the land army.
DOI Code:
10.1285/i30350182n1p29
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