Rappresentazione, schemi, operazioni e concetti nell'opera di Piaget: una riflessione


Abstract


En
This paper first points out several ambiguities in Piaget’s notion of then proceeds to review the status of representation in contemporary psychology as well as its origin in Western philosophy. For Piaget, representation is neither a mechanical copy of reality, nor a second system of signalization either motorically or linguistically induced. Representation is part of general process of cognitive adaptation by a double mechanism of assimilation of reality to structures (epitomized in symbolic play and dreams) and accommodation of mental structures to reality (exemplified in imitation). Mental imagery is thus the implicit invariant of the semiotic stages of development in the same way as permanent object for the sensori-motor stage and conservation for the operational stage. Representation is where and when actions become mental acts through images and mental schemes are iconized as play, dreams and imitation.
Fr
Ce texte signale les ambiguities du point de vue de Piaget sur la représentation qu’il considère plus comme une fonction qu’une periode de dévelopment autour d’un invariant, fonction qui est tantôt representative, tantôt significative et qui oscille entre une photographie du réel (aspect figuratif) et une coconstruction du réel et des structures mentales (aspect opératif). Il a passé en revue les différentes théories de la représentation pour montrer que la psychologie actuelle va d’une théorie de la représentation comme copie mécanique du réel à trois théories nouvelles: 1. une théorie de la compression du réel; 2. une théorie symbolique faite de réponses anticipatoires ou transformatrices; 3. une théorie linguistique de la représentation sous forme, soit de second système de signalisation, soit d’apprenstissage verbal. En contraste avec ces positions, Piaget conçoit la représentation à partir de sa théorie générale de la connaissance comme processus d’adaptation par accommodation et assimilation dans laquelle la connaissance n’est pas un simple enregistrement du réel mais une activité effective du sujet connaissant qui construit le réel et ne le copie pas. Achaque palier de cette construction, le sujet connaissant se construit des invariants comme la permanence et la conservation. Au niveau de la représentation on peut suggérer que l’image mentale serait cet invariant qui se construit par le double mécanisme piagétien classique d’assimilation (jeu symbolique) et accommodatin (imitation différée). L’image est, alors, une forme latente de l’action sensori-motrice (aspect figural) en meme temps qu’un processus de la dissociation de la forme et du contenu sous forme de schème (aspect opératif). C’est, donc, le schème opératoire qui sous-tend l’image qui lui donne son sens qui est tiré de l’action sensori-motrice en dernière analyse mais, dans le même temps, l’image sert de soutien à l’action et à l’intention et permet l’abstraction. Or cette abstraction a été conçue, soit comme activité logique (Piaget) soit come herméneutiqe (Gadamer). Nous proposons de réunir ces deux aspects en un seul. L’image est le lieu de concretisation de la pensée et l’hypostase du reel.
It
Questo testo segnala le ambiguità del punto di vista piagetiano sulla che egli considera più come una funzione che come un periodo di sviluppo intorno ad un’variante, funzione che è talvolta rappresentativa, talaltra significativa e che oscilla tra una fotografia della realtà (aspetto figurativo) e una co-costruzione della realtà e delle strutture mentali (aspetto operativo). Abbiamo passato in rassegna le differenti teorie della rappresentazione per mostrare che l’attuale psicologia passa da una teoria della rappresentazione come copia meccanica della realtà a tre nuove teorie: 1. una teoria della compressione della realtà; 2. una teoria simbolica fatta di risposte anticipatorie o trasformatrici, 3. una teoria linguistica della rappresentazione sotto forma, sia di secondo sistema di segnalazione, sia di apprendimento verbale. In contrasto con queste posizioni, Piaget concepisce la rappresentazione a partire dalla sua teoria generale della conoscenza come processo di adattamento mediante accomodamento e assimilazione, a partire dalla quale la conoscenza non è una semplice registrazione della realtà ma un’attività effettiva del soggetto conoscente che costruisce la realtà e non la copia. Ad ogni grado di questa costruzione, il soggetto conoscente si costruisce delle invarianti quali la permanenza e la conservazione. Al livello della rappresentazione, si può suggerire che l’immagine mentale sarebbe questa invariante che si costruisce mediante il duplice meccanismo piagetiano classico (d’assimilazione gioco simbolico) e di accomodamento (imitazione differita). L’immagine è allora una forma latente sensori-motoria (aspetto figurale) e allo stesso tempo un processo di dissociazione elementare della forma e del contenuto sotto forma di schema (aspetto operativo). È dunque lo schema operatorio a sottendere l’immagine che gli dà il suo senso, questo è tratto in ultima analisi dall’azione sensori-motoria ma, allo stesso tempo, l’immagine serve da sostegno all’azione e all’intenzione e permette l’astrazione. Ora, questa astrazione è stata concepita sia come attività logica (Piaget), sia come ermeneutica (Gadamer). Proponiamo quindi di riunire questi due aspetti in uno soltanto: l’immagine è il luogo di concretizzazione del pensiero e l’ipostasi della realtà.

DOI Code: 10.1285/i17201632vXn16p85

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