Amore e psiche: la donna che divora

Abstract

It
La ricerca si propone di descrivere l’esperienza dell’amore, partendo dal mito di Amore e Psiche; la protagonista femminile Psiche, l’archetipo femminile, attraverso l’amore scopre se stessa e la dimensione del Maschile, rappresentata da Eros diventando, così, una dea. L’amore,dunque, si configura come un’esperienza che divinizza e che porta alla conoscenza di sé e della personne per excellence. Quest’ultima, secondo la teoria di Jankèlèvitch, è "ad una distanza infinitesimale da me che si fa però un Zonger infini, in quanto quel Toi è altro da me e ciò implica la sua estraneità assoluta". Tale distanza, dà senso al dialogo tra un uomo e una donna che già al primo incontro,pregustano l’idea di una vita diversa: l’Altro rappresenta, così, la promessa di una nuova esistenza. Il cuore diventa uno strumento di conoscenza infallibile, che nella fase dell’innamoramento, ci confonde con la persona amata ma che dopo, quando subentra la relazione, determina il ritorno ad una soggettività più piena che è la sintesi "del Tu ed Io". Il tradimento è l’altra faccia della medaglia dell’amore, che può provocare la fine di una relazione, ma che può anche paradossalmente rinforzarla. Nella maggior parte dei casi, solo dopo una lunga ricerca si riesce ad incontrare la persona della propria vita, anche se le donne sembrano avere le idee chiare in merito alla tipologia di Maschio che vogliono al loro fianco. Sono tramontati gli anni in cui l’uomo era predatore e la donna una sua vittima. Oggi i ruoli sembrano essersi capovolti, grazie ad una nuova figura di donna che, dopo anni di battaglie femministe, è riuscita a conquistare la propria indipendenza e una nuova consapevolezza delle proprie capacità. Tacchi a spillo e aria di chi sa ciò che vuole, sono i tratti caratterizzanti la donna moderna. Fate largo uomini, è arrivata la femme fatale.