«Cambiare tutto per non cambiare niente». Considerazioni sulla Ceramica a Pasta Grigia nel sud-est d'Italia


Abstract


En
The class of Grey Gloss Ware was identified and defined in the early 1980s thanks to the work of Liliana Giardino, which was later developed by Douwe Yntema. It represents a true guide fossil for the archaeological contexts of southeastern Italy from the 2nd to the 1st century B.C. In the morphological repertoire, the class was directly linked to black gloss fabrics, while from a technical point of view, firing in a reducing environment produced an effect of close correlation with metal productions. This work proposes some general considerations of chronological, morphological, and technical nature, with particular regard to the 'plate' form; some unpublished documents from Vaste and Oria are also presented.
It
La classe della Ceramica a Pasta Grigia è stata identificata e definita all'inizio degli anni '80 grazie al lavoro di Liliana Giardino successivamente sviluppato da Douwe Yntema. Essa rappresenta un vero e proprio fossile guida per i contesti archeologici dell'Italia sud-orientale del II-I sec. a.C. Nel repertorio morfologico la classe si collegava direttamente alle produzioni a vernice nera, mentre dal punto di vista tecnico la cottura in ambiente riducente produceva un effetto di stretta correlazione con le produzioni in metallo. Il presente lavoro propone alcune considerazioni di carattere generale cronologico, morfologico e tecnico, con particolare riguardo alla forma "piatto"; vengono inoltre presentati alcuni documenti inediti provenienti da Vaste e Oria.

DOI Code: 10.1285/i20380313v37p197

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