Trasparenze romane dal Venetorum angulus


Abstract


En
Glass is one of the classes of finds that best illustrates changes in material culture. Starting from the mid-1st century BC, with the introduction of glassblowing and the advent of large-scale production, glass became a material of everyday use, experiencing widespread diffusion in all spheres of Roman life. In the Veneto region during the pre-Roman era, glass was primarily used for making ornamental objects. From the Augustan age onward, there is a significant increase in the presence of glassware. Initially, balsamaria appeared in various shapes and colours, followed by more complex forms such as ribbed cups and jugs. The spread of glass in funerary contexts is not only the result of increased Mediterranean trade of this material, but also the outcome of the adoption of typically Roman ritual practices. The balsamarium, for example, was used both in libations and placed on the funeral pyre, as evidenced by the fused specimens. This contribution aims to investigate the introduction of Roman glass types through the study of some exemplary contexts in Roman Veneto to observe the dynamics of cultural transformation and the Romanization of the territory.
It
Una delle classi di materiali che meglio si presta per comprendere i cambiamenti nella cultura materiale è il vetro. A partire dalla metà del I sec. a.C., con l'introduzione della soffiatura e con l'avvento delle produzioni su larga scala, il vetro diventa un materiale di uso quotidiano conoscendo un'ampia diffusione in tutte le sfere della vita romana. Se nel territorio del Veneto in epoca preromana il vetro costituiva un materiale impiegato prevalentemente per la realizzazione di oggetti d'ornamento, a partire dall'età augustea si registra un numero elevato di attestazioni di vasellame. Risultano in un primo momento presenti i balsamari, in forme e colori differenti, e in seguito forme più complesse, tra cui coppe costolate o brocche. La diffusione del vetro in ambito funerario non è esito solamente di una maggiore commercializzazione a livello Mediterraneo di questo materiale, ma è anche il risultato dell'adozione delle pratiche cultuali tipicamente romane. Il balsamario, infatti, è utilizzato sia nelle libagioni sia deposto sulla pira funebre come si può ben osservare dagli esemplari fusi. Il presente contributo intende indagare l'introduzione delle tipologie vetrarie romane tramite lo studio di alcuni contesti esemplificativi del Veneto romano al fine di osservare le dinamiche di trasformazione culturale e di romanizzazione del territorio.

DOI Code: 10.1285/i20380313v37p71

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