Cosimo De Giorgi archeologo. Le ricerche a Lecce e la dimensione europea dello studioso


Abstract


En
In the history of archaeology, Cosimo De Giorgi is known mainly for his discoveries in Lecce in the early 20th century when, in the area of Piazza S. Oronzo, during excavations at the 'Isola del Governatore', he unearthed the amphitheatre, the most representative monument of Roman Lupiae to date. On the same occasion, De Giorgi brought to light, for the first time in Lecce, a sequence of layers referable to the ancient town, thus initiating research on the Messapian and Roman phases that, until then, were attested by erratic finds that had been presented in an inaccurate or fanciful way. The results of these important investigations were published in 1907 in "Lecce sotterranea", an accurate report that provides insight into De Giorgi's working method, based on patient excavation, the careful recording and prudent interpretation of the archaeological data, and the drawing up of plans showing the precise position of ancient artefacts. In this paper, with the help of largely unpublished documents, "Lecce sotterranea" is the starting point for outlining the profile and characteristics of Cosimo De Giorgi as an archaeologist. Its aim is to highlight the European dimension of the scholar by recalling the network of relations that he established with the most famous archaeologists of the time, as well as the battles he vigorously fought to excavate, conserve and make accessible the amphitheatre, which, thanks to his efforts, was declared a 'national monument' in 1906. The aim of this paper is also to examine De Giorgi's activities in making the results of his research known to both the general public and the institutions, and the legacy of his discoveries and intuitions, that are aspects of considerable importance.
It
Nella storia dell'archeologia Cosimo De Giorgi è principalmente noto per i rinvenimenti effettuati a Lecce ai primi del Novecento quando, nell'area di piazza S. Oronzo, durante gli scavi nell'Isola del Governatore, scoprì l'anfiteatro, il monumento ad oggi più rappresentativo della romana Lupiae. Nella stessa occasione il De Giorgi mise in luce – per la prima volta a Lecce – una sequenza di strati riferibili alla città antica, avviando le ricerche sulle fasi messapiche e romane attestate fino ad allora da rinvenimenti sporadici presentati in modo impreciso o fantasioso. I risultati di queste importanti indagini furono pubblicati nel 1907 in "Lecce sotterranea", un'accurata relazione che consente di conoscere il metodo di lavoro del De Giorgi, basato sul paziente lavoro di scavo, sull'attenta lettura e prudente interpretazione della documentazione archeologica, sull'elaborazione di rilievi con l'esatta posizione dei manufatti antichi. "Lecce sotterranea" costituisce nel presente contributo la base di partenza per delineare, con l'aiuto di documenti in gran parte inediti, il profilo e le caratteristiche di Cosimo De Giorgi 'archeologo'. L'obiettivo è quello di far emergere la dimensione europea dello studioso salentino richiamando la rete di relazioni che intrecciò con gli archeologi più affermati del periodo nonché le battaglie condotte con forza per scavare, conservare e rendere fruibile l'anfiteatro dichiarato nel 1906, grazie al suo impegno, 'monumento nazionale'. Oggetto di attenzione nel saggio sono, inoltre, sia le attività del De Giorgi mirate a far conoscere i risultati delle sue ricerche al grande pubblico e alle Istituzione sia – aspetto di notevole rilievo – l'eredità delle sue scoperte e intuizioni.

DOI Code: 10.1285/i20380313v35p267

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