La voce del mare: evoluzione geomorfologica recente del litorale adriatico leccese
Abstract
En
In April 1913 Cosimo De Giorgi leaded a field trip with students of Istituto Tecnico O.G. Costa of Lecce at the San Cataldo beach, a locality placed about 12 km far from Lecce, aiming to illustrate the main features of the local coastal landscape. De Giorgi focused on the blackish sands which mark the Adriatic beaches and that he correctly attributed to the solid load of Ofanto River which is rich of volcanic minerals belonging to the Mount Vulture (PZ). Recent research points out that Ofanto River fed the Adriatic beaches of Lecce province from the end of XVIII century up to 1960. During this phase high dune belts developed along with coastal ponds and swamps; the spreading of malaria disease most likely produced the depopulation of the coastal area. At present, the combination of relative sea level rise and of the drastic decrease of natural beach nourishment, due to the lowered solid load of Ofanto River because of anthropic causes, produces diffuse and intense coastal erosion.
It
Nell'aprile del 1913 Cosimo De Giorgi condusse una escursione didattica con gli alunni dell'Istituto Tecnico O.G. Costa di Lecce presso la spiaggia di San Cataldo, località posta circa 12 km ad est del capoluogo leccese, per illustrare le principali caratteristiche del litorale. Il De Giorgi rivolse l'attenzione alle sabbie nere che contraddistinguono le spiagge adriatiche e che correttamente ricondusse al carico solido del Fiume Ofanto, ricco di minerali vulcanici del Monte Vulture (PZ). Recenti ricerche indicano come questi sedimenti abbiano alimentato le spiagge adriatiche della provincia di Lecce dalla fine del XVIII secolo sino agli anni '60 del secolo scorso. Questa fase fu accompagnata dallo sviluppo di rilevati cordoni dunari e dall'aumento della estensione di stagni e paludi costiere; al conseguente diffondersi della malaria è da attribuire probabilmente lo spopolamento della fascia costiera. Attualmente, la combinazione dell'innalzamento relativo del livello del mare e della drastica diminuzione del ripascimento naturale delle spiagge, legata al diminuito apporto solido del Fiume Ofanto per cause antropiche, determina diffusi ed intensi fenomeni di erosione costiera.
In April 1913 Cosimo De Giorgi leaded a field trip with students of Istituto Tecnico O.G. Costa of Lecce at the San Cataldo beach, a locality placed about 12 km far from Lecce, aiming to illustrate the main features of the local coastal landscape. De Giorgi focused on the blackish sands which mark the Adriatic beaches and that he correctly attributed to the solid load of Ofanto River which is rich of volcanic minerals belonging to the Mount Vulture (PZ). Recent research points out that Ofanto River fed the Adriatic beaches of Lecce province from the end of XVIII century up to 1960. During this phase high dune belts developed along with coastal ponds and swamps; the spreading of malaria disease most likely produced the depopulation of the coastal area. At present, the combination of relative sea level rise and of the drastic decrease of natural beach nourishment, due to the lowered solid load of Ofanto River because of anthropic causes, produces diffuse and intense coastal erosion.
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Nell'aprile del 1913 Cosimo De Giorgi condusse una escursione didattica con gli alunni dell'Istituto Tecnico O.G. Costa di Lecce presso la spiaggia di San Cataldo, località posta circa 12 km ad est del capoluogo leccese, per illustrare le principali caratteristiche del litorale. Il De Giorgi rivolse l'attenzione alle sabbie nere che contraddistinguono le spiagge adriatiche e che correttamente ricondusse al carico solido del Fiume Ofanto, ricco di minerali vulcanici del Monte Vulture (PZ). Recenti ricerche indicano come questi sedimenti abbiano alimentato le spiagge adriatiche della provincia di Lecce dalla fine del XVIII secolo sino agli anni '60 del secolo scorso. Questa fase fu accompagnata dallo sviluppo di rilevati cordoni dunari e dall'aumento della estensione di stagni e paludi costiere; al conseguente diffondersi della malaria è da attribuire probabilmente lo spopolamento della fascia costiera. Attualmente, la combinazione dell'innalzamento relativo del livello del mare e della drastica diminuzione del ripascimento naturale delle spiagge, legata al diminuito apporto solido del Fiume Ofanto per cause antropiche, determina diffusi ed intensi fenomeni di erosione costiera.
DOI Code:
10.1285/i20380313v35p131
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