La 'funzione' Galateo tra Sei e Ottocento
Abstract
En
Just after a few years after his death, Antonio de Ferrariis called Galateo (1444-1517) deserved the interest of various disciplines' scholars (literates, medical, historians, geographers, philosophers, scientists) who reserved constant attentions. Such attentions continued in the course of the following centuries and to date, obviously with different implications and perspectives. Therefore, between the sixth and the nineteenth century it can be said that Galateo played a sort of 'function' in the dual meaning of reference author and role model. In short, his works have come to a real 'critical fortune', far from being exhausted and, indeed, still today fueled by the renewed interest in its writings, whith a surprising far-sighted multidisciplinary methodology, with wide and frequent use of epigraphy, archeology, antiquity, ethnology, literature and historical-geographic investigations.
It
Già subito dopo pochi anni dalla scomparsa, Antonio de Ferrariis detto Galateo (1444-1517) meritò l'interesse di studiosi di varie discipline (letterati, medici, storici, geografi, filosofi, scienziati), che gli riservarono attenzioni costanti. Siffatte attenzioni proseguirono nel corso dei secoli successivi e fino ad oggi, ovviamente con implicazioni e secondo prospettive differenti. Pertanto, tra Sei e Ottocento si può affermare che il Galateo ha svolto una sorta di 'funzione' nella duplice accezione di autore di riferimento e di modello esemplare. Insomma, le opere del galatonese hanno conosciuto una vera e propria 'fortuna critica', ben lungi dall'essere esaurita e, anzi, ancor oggi alimentata dal rinnovato interesse nei riguardi dei suoi scritti, dei quali sorprende soprattutto la lungimirante metodologia multidisciplinare, con ampio e frequente ricorso all'epigrafia, all'archeologia, all'antiquaria, all'etnologia, alla letteratura, alle indagini storico-geografiche.
Just after a few years after his death, Antonio de Ferrariis called Galateo (1444-1517) deserved the interest of various disciplines' scholars (literates, medical, historians, geographers, philosophers, scientists) who reserved constant attentions. Such attentions continued in the course of the following centuries and to date, obviously with different implications and perspectives. Therefore, between the sixth and the nineteenth century it can be said that Galateo played a sort of 'function' in the dual meaning of reference author and role model. In short, his works have come to a real 'critical fortune', far from being exhausted and, indeed, still today fueled by the renewed interest in its writings, whith a surprising far-sighted multidisciplinary methodology, with wide and frequent use of epigraphy, archeology, antiquity, ethnology, literature and historical-geographic investigations.
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Già subito dopo pochi anni dalla scomparsa, Antonio de Ferrariis detto Galateo (1444-1517) meritò l'interesse di studiosi di varie discipline (letterati, medici, storici, geografi, filosofi, scienziati), che gli riservarono attenzioni costanti. Siffatte attenzioni proseguirono nel corso dei secoli successivi e fino ad oggi, ovviamente con implicazioni e secondo prospettive differenti. Pertanto, tra Sei e Ottocento si può affermare che il Galateo ha svolto una sorta di 'funzione' nella duplice accezione di autore di riferimento e di modello esemplare. Insomma, le opere del galatonese hanno conosciuto una vera e propria 'fortuna critica', ben lungi dall'essere esaurita e, anzi, ancor oggi alimentata dal rinnovato interesse nei riguardi dei suoi scritti, dei quali sorprende soprattutto la lungimirante metodologia multidisciplinare, con ampio e frequente ricorso all'epigrafia, all'archeologia, all'antiquaria, all'etnologia, alla letteratura, alle indagini storico-geografiche.
DOI Code:
10.1285/i20380313v23p199
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