Una formazione qualificata degli insegnanti secondari connessa al reclutamento: sarà la volta buona?


Abstract


Nella letteratura internazionale ci si riferisce sistematicamente al docente come a un reflective practitionner, impegnato in un processo continuo tra teoria, esperienze sul campo da essa orientate, ritorno 'di riflessione' e ulteriori percorsi avanti-indietro. Nel percorso formativo attuale i 24 CFU, previsti come conoscenze educative di base per presentarsi ai concorsi, sono divenuti la sola formazione all'insegnamento, aggiuntiva rispetto all'acquisizione delle conoscenze disciplinari. Per valutarne l'assoluta insufficienza si deve osservare che sono 'occasionali', non rientrano in una programmazione didattica. Nel Decreto del 2017, che conteneva delle indicazioni positive, che però non hanno avuto corso, il triennio formativo prevedeva nel primo anno un Corso universitario e nel successivo biennio attività in sede scolastica. Fermo restando che, come è ovvio, la gestione organizzativa del Corso è responsabilità di un Ateneo e quella del biennio compete a una struttura scolastica, va sancito che università e scuola devono progettare congiuntamente la formazione affinché questa costituisca un percorso pienamente integrato.

DOI Code: 10.1285/i9788883051616p23

Keywords: formazione; reclutamento; integrazione; programmazione

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