Dalla concezione di Altro come nemico a quella di Altro come risorsa. Il caso studio della comunità di Alezio
Abstract
L'attuale scenario socio-politico a livello europeo appare caratterizzato da vissuti di intolleranza e condotte discriminatorie che sembrano trovare ampia espressione nelle situazioni di contatto interetnico. Il presente lavoro nasce, a partire da questa consapevolezza, con l'obiettivo generale di tracciare delle possibili linee trasformative da una concezione di Altro come nemico ad una concezione di Altro come risorsa. Nello specifico, si proverà ad indagare in che modo si genera e si sviluppa nella mente dell'individuo la rappresentazione dell'Altro, in altre parole come e quando egli diviene consapevole di non essere solo ma di vivere entro legami e relazioni che non rappresentano soltanto una fonte di cura ma che determinano anche la lente interpretativa con cui egli dà senso al mondo. Mediante il ricorso ai principi teorici ed ai contributi empirici della moderna psicologia di stampo culturalista, si osserveranno i meccanismi attraverso cui l'Altro va a configurarsi come nemico e fonte di minaccia, per poi proporre, nell'approccio multiculturalista, una possibile strategia attraverso cui far fronte alle problematiche derivanti da questa visione nemicale. Sarà presentata una lettura epidemiologica dei fenomeni discriminatori di matrice razziale a livello nazionale e della portata dell'ondata migratoria a livello locale ed, entro questa cornice, sarà proposto un caso studio al fine di osservare come, mediante il coinvolgimento dei cittadini in pratiche di discussione critica su aspetti di integrazione interetnica, sia possibile elicitare dimensioni come la tolleranza, lo scambio e l'inclusione che facilitino uno sviluppo generativo del Sé Individuale, necessario ad uno sviluppo altrettanto generativo di un Sé sociale.
DOI Code:
10.1285/i9788883051432p113
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