Una sepoltura di cane di VIII sec. a.C. da Piazza Castello a Padova
Abstract
It
Durante i lavori per la ristrutturazione della Casa del Clero a Padova, è stato condotto uno scavo archeologico che ha consentito di indagare un settore di abitato in uso senza soluzione di continuità dagli inizi dell'VIII sec. a.C. fino all'epoca romana, con tracce di preesistenze riferibili all'età del Bronzo recente-finale. All'interno di una buca (US 1350) relativa alla fondazione di una struttura abitativa della seconda metà dell'VIII sec. a.C., localizzata nell'area denominata "C", è stato rinvenuto lo scheletro di un cane (US 1390) adulto di medie - grandi dimensioni. Lo scheletro è incompleto, gli elementi recuperati in parziale connessione anatomica si riferiscono a frammenti di cranio, di mandibola e parte della colonna vertebrale, mancante delle vertebre sacrali e caudali. L'unico elemento appendicolare presente è un'ulna prossimale. Non sono state riscontrate tracce di uccisione e di macellazione. Nell'antichità il cane ha avuto sempre un ruolo importante, sia legato a riti di purificazione delle donne che hanno abortito, sia nel culto dei morti come guida o come compagno dei morti prematuri, o come offerta in sacrifici. La sepoltura di cane di Piazza Castello a Padova rientra in un'altra tipologia di deposizioni rituali con preciso valore simbolico, con l'animale destinato alla guardia e alla protezione della casa.
En
Archaeological excavations were carried out in 2004 during the restoration of the Clergy House in Padua, Piazza Castello 18, allowing us to investigate an area of the ancient town that was continuously occupied from the early eighth century BC to the Roman period and that retained traces of pre-existing relating to the Recent and Final Bronze Ages. Inside a foundation hole (SU 1350) relating to a house dated to the second half of the 8th century BC and located in the area "C", a skeleton (SU 1390) belonging to a medium – large adult dog was found. The skeleton is incomplete, as only fragments of the skull, the mandibles and part of vertebrae – sacral and caudal vertebrae are still missing – were recovered partially articulated. Among the post-cranial bones, only the proximal end of ulna was present. No traces of killing or butchery marks have been noted. The dog had an important role in ancient times, in various types of sacrifice and in rites of purification of women who had abortions, or in burials as a companion for a premature dead. The dog burial from Piazza Castello in Padua is part of another type of ritual depositions that had a particular symbolic role linked to his use as guard animal.
Durante i lavori per la ristrutturazione della Casa del Clero a Padova, è stato condotto uno scavo archeologico che ha consentito di indagare un settore di abitato in uso senza soluzione di continuità dagli inizi dell'VIII sec. a.C. fino all'epoca romana, con tracce di preesistenze riferibili all'età del Bronzo recente-finale. All'interno di una buca (US 1350) relativa alla fondazione di una struttura abitativa della seconda metà dell'VIII sec. a.C., localizzata nell'area denominata "C", è stato rinvenuto lo scheletro di un cane (US 1390) adulto di medie - grandi dimensioni. Lo scheletro è incompleto, gli elementi recuperati in parziale connessione anatomica si riferiscono a frammenti di cranio, di mandibola e parte della colonna vertebrale, mancante delle vertebre sacrali e caudali. L'unico elemento appendicolare presente è un'ulna prossimale. Non sono state riscontrate tracce di uccisione e di macellazione. Nell'antichità il cane ha avuto sempre un ruolo importante, sia legato a riti di purificazione delle donne che hanno abortito, sia nel culto dei morti come guida o come compagno dei morti prematuri, o come offerta in sacrifici. La sepoltura di cane di Piazza Castello a Padova rientra in un'altra tipologia di deposizioni rituali con preciso valore simbolico, con l'animale destinato alla guardia e alla protezione della casa.
En
Archaeological excavations were carried out in 2004 during the restoration of the Clergy House in Padua, Piazza Castello 18, allowing us to investigate an area of the ancient town that was continuously occupied from the early eighth century BC to the Roman period and that retained traces of pre-existing relating to the Recent and Final Bronze Ages. Inside a foundation hole (SU 1350) relating to a house dated to the second half of the 8th century BC and located in the area "C", a skeleton (SU 1390) belonging to a medium – large adult dog was found. The skeleton is incomplete, as only fragments of the skull, the mandibles and part of vertebrae – sacral and caudal vertebrae are still missing – were recovered partially articulated. Among the post-cranial bones, only the proximal end of ulna was present. No traces of killing or butchery marks have been noted. The dog had an important role in ancient times, in various types of sacrifice and in rites of purification of women who had abortions, or in burials as a companion for a premature dead. The dog burial from Piazza Castello in Padua is part of another type of ritual depositions that had a particular symbolic role linked to his use as guard animal.
DOI Code:
10.1285/i9788883051487p293
Keywords:
rito di fondazione; sacrificio; elementi in connessione; usure dentarie; altezza al garrese; foundation rite; sacrifice; bones still articulated; wear tooth; withers height
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