Cremona, Piazza Marconi: una bottega specializzata nella produzione di oggetti in osso e palco
Abstract
It
Tra le diverse tipologie di materiali rinvenuti nel corso degli scavi di Piazza Marconi a Cremona un particolare interesse è ricoperto dall’elevato numero di ossa animali lavorate e semilavorate recuperate. L’analisi archeozoologica di questi resti ha permesso di individuare la presenza di una bottega specializzata nella realizzazione di manufatti in osso e palco in attività tra la seconda metà del II secolo a.C. e la prima metà del I secolo a.C. L’approvvigionamento della materia prima avveniva con ogni probabilità negli scarichi di macellazione e lavorazione dei tagli di carne. La cernita degli elementi scheletrici veniva effettuata in funzione degli oggetti che dovevano essere prodotti e ricadeva quasi esclusivamente su elementi scheletrici di bovino. Gli elementi anatomici prevalentemente utilizzati erano i metapodi; seguivano omeri, radi, femori, tibie e ulne. La produzione di cerniere in osso rivestiva nella bottega un ruolo di importanza primaria, ma numerosi resti documentano anche una produzione finalizzata alla realizzazione di stili e, in quantità minore, di altri oggetti. Parte della produzione era sicuramente legata alla lavorazione del palco di cervo, come testimoniato dal discreto numero di resti rinvenuti. L’esame dei resti faunistici ha permesso di identificare anche un frammento di palco di alce.
En
Among different types of evidence found in the archaeological site of Piazza Marconi in Cremona (excavation carried out by the Soprintendenza Archeologica della Lombardia), a large number of worked and semi-processed animal remains are of special interest. The archaeozoological analysis of these remains provided considerable information that allowed indicating the presence of a workshop specialised in the production of bone and antler artefacts between the second half of the 2nd century and the first half of the 1st century BC. The supply of raw material took place probably in the waste of butchery process. The sorting of the skeletal elements was based on the objects that had to be produced and fell almost exclusively on cattle. The most used anatomical elements were metacarpals and metatarsals, followed by scapulae, radii, femurs, tibias and ulnas. The production of bone door hinges in the workshop played a role of primary importance. Numerous remains also documented a production of bone styli and other objects. Part of the production from the workshop was definitely linked to the processing of deer antlers, as evidenced by the considerable number of remains found in here. The antlers of deer coming from this excavation are mostly characterised by a series of cuts made with a serrated knife. The study of the faunal remains has also allowed identifying one fragment of elk antler.
Tra le diverse tipologie di materiali rinvenuti nel corso degli scavi di Piazza Marconi a Cremona un particolare interesse è ricoperto dall’elevato numero di ossa animali lavorate e semilavorate recuperate. L’analisi archeozoologica di questi resti ha permesso di individuare la presenza di una bottega specializzata nella realizzazione di manufatti in osso e palco in attività tra la seconda metà del II secolo a.C. e la prima metà del I secolo a.C. L’approvvigionamento della materia prima avveniva con ogni probabilità negli scarichi di macellazione e lavorazione dei tagli di carne. La cernita degli elementi scheletrici veniva effettuata in funzione degli oggetti che dovevano essere prodotti e ricadeva quasi esclusivamente su elementi scheletrici di bovino. Gli elementi anatomici prevalentemente utilizzati erano i metapodi; seguivano omeri, radi, femori, tibie e ulne. La produzione di cerniere in osso rivestiva nella bottega un ruolo di importanza primaria, ma numerosi resti documentano anche una produzione finalizzata alla realizzazione di stili e, in quantità minore, di altri oggetti. Parte della produzione era sicuramente legata alla lavorazione del palco di cervo, come testimoniato dal discreto numero di resti rinvenuti. L’esame dei resti faunistici ha permesso di identificare anche un frammento di palco di alce.
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Among different types of evidence found in the archaeological site of Piazza Marconi in Cremona (excavation carried out by the Soprintendenza Archeologica della Lombardia), a large number of worked and semi-processed animal remains are of special interest. The archaeozoological analysis of these remains provided considerable information that allowed indicating the presence of a workshop specialised in the production of bone and antler artefacts between the second half of the 2nd century and the first half of the 1st century BC. The supply of raw material took place probably in the waste of butchery process. The sorting of the skeletal elements was based on the objects that had to be produced and fell almost exclusively on cattle. The most used anatomical elements were metacarpals and metatarsals, followed by scapulae, radii, femurs, tibias and ulnas. The production of bone door hinges in the workshop played a role of primary importance. Numerous remains also documented a production of bone styli and other objects. Part of the production from the workshop was definitely linked to the processing of deer antlers, as evidenced by the considerable number of remains found in here. The antlers of deer coming from this excavation are mostly characterised by a series of cuts made with a serrated knife. The study of the faunal remains has also allowed identifying one fragment of elk antler.
DOI Code:
10.1285/i9788883051487p165
Keywords:
Osso e palco lavorato; Botteghe artigiane; Tecniche di lavorazione; Cerniere; Stili; Worked bone and antler; Bone workshops; Working process; Door hinges; styli
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