Strategie di sfruttamento delle risorse animali a La Polledrara di Cecanibbio (Pleistocene medio-superiore, Roma).


Abstract


It
Il sito di La Polledrara di Cecanibbio è ubicato alle pendici del complesso vulcanico Sabatino, a quota 83 s.l.m., a circa 22 chilometri da Roma nei pressi della via di Boccea. Il giacimento, caratterizzato, da depositi fluviali che passano a palustri, si è formato durante una fase di alto stazionamento del livello marino. La recente datazione di 325±2 ka (inizio MIS 9), ottenuta con il metodo 40Ar/39Ar, ne conferma l'attribuzione alla sequenza deposizionale del quarto ordine PG6 di Ponte Galeria, e quindi alla Formazione Aurelia. Nella mammalofauna Palaeoloxodon antiquus e Bos primigenius sono le specie dominanti seguite da cervidi, perissodattili, carnivori, primati e, tra i piccoli mammiferi, leporidi e vari roditori; ben rappresentate anche l'erpetofauna e l'avifauna, quest'ultima costituita soprattutto da anseriformi. La presenza antropica è testimoniata da centinaia di manufatti in selce e numerosi strumenti su osso di elefante. Nelle ultime campagne di scavo è stato rimesso in luce uno scheletro di Palaeoloxodon antiquus con varie ossa, in particolare degli arti, in connessione anatomica. La carcassa fu oggetto di sfruttamento da parte dell'uomo, come è evidenziato sia dalla fratturazione intenzionale dei femori, sia dalle centinaia di manufatti litici rinvenuti principalmente lungo il fianco destro, molti dei quali permettono dei rimontaggi anche complessi e presentano tracce d'uso riferibili ad attività di macellazione.
En
The site of La Polledrara di Cecanibbio is located on the slopes of the Sabatini Volcanic complex at 83 a. s. l., about 22 kilometers from Rome, close to via di Boccea. The deposit, characterized by deposits passing from fluvial to palustrine, formed during a phase of sea level high-standing. The recent date of 325±2 ka (early MIS 9), obtained by 40Ar/39Ar method, confirms its attribution to the forth order depositional sequence PG6 of Ponte Galeria and to the Aurelia Formation. In the mammalofauna Palaeoloxodon antiquus and Bos primigenius are the dominant species followed by cervids, perissodactyla, suids, carnivores, primates and among small mammals leporids and rodents; the herpetofauna and avifauna are quite rich, the latter mainly includes anseriform species. Human presence is documented by hundreds of flint artifacts and numerous tools made on elephant bones. During the most recent excavation a skeleton of a Palaeoloxodon antiquus, in partial anatomical connection, was unearthed. The carcass had been exploited by humans as documented by the intentional fracturing of both femurs, as well as by the hundreds of lithic artifacts recovered mainly along the right side of the animal. A complex refitting was obtained for most of the artifacts, which in many cases show wear traces related to butchering activities.

DOI Code: 10.1285/i9788883051487p21

Keywords: Pleistocene medio; Paleolitico inferiore; Macellazione; Scavenging; Palaeoloxodon antíquus; Middle Pleistocene; Lower Palaeolithic; Butchering; Scavenging; Palaeoloxodon antiquus

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